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Beppe Gigli

Un altro pezzo di storia del Bridge romano ci ha lasciati,

andando a raggiungere il suo storico compagno Antonio Latessa scomparso qualche mese fa.

Beppe aveva vinto di tutto, campionato a coppie libere, coppa Italia over 60, mondiale a squadre e altri importanti tornei.

Aveva rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Rio e ricoperto importanti incarichi istituzionali in Federazione.

Io, in qualità di suo “tappabuchi bridgistico” (ma anche di grande amico) per oltre 45 anni, voglio solo ricordare la qualità bridgistica che mi ha più delle tante colpito: il suo enorme intuito al tavolo, che gli permetteva di risolvere, in tempi rapidissimi e senza che l’avversario ne avesse consapevolezza, le difficoltà che le mani talvolta presentavano.

L’amore per il bridge lo ha accompagnato sino agli ultimi giorni di vita. Tornati da Salsomaggiore (finale coppa Italia over 64), dove aveva voluto esserci a tutti i costi nonostante una pesantissima condizione fisica, era stato a lungo ricoverato per i suoi gravi problemi cardiaci. Una sera, poco prima di Natale, mi chiama e mi dice che aveva voglia di giocare a bridge. Detto fatto. Ma appena l’ho visto, ho capito che non era lui. Abbiamo giocato, ma tornando a casa, per una volta, sono riuscito ad invertire i ruoli: l’ho “cazziato”, dicendogli di non fare lo stupido e che aveva ancora assoluto bisogno di convalescenza: “si lo so, ma mi andava e poi tra un po’ abbiamo il societario…”

Ciao Beppe, amico mio, mi mancheranno il tuo bridge, la tua allegria ed i tanti spensierati viaggi.

Riposa in pace.

Beppe Brattelli

Viale dei Gladiatori, 2 00135 Roma
Stadio Olimpico – Tribuna Tevere
Ingresso 30 – Stanza 217