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Striscia positiva

Herning, giorno 4. Due soli incontri oggi, perché poi si lascerà spazio alla cerimonia di apertura ufficiale e alla riunione dei capitani degli altri tre tornei, che partiranno domani. Il menu dell’Italia oggi prevede un antipastino finlandese e un piatto forte turco; le due squadre sono attardate in classifica, molto di più la Finlandia che è oltre il ventesimo posto, mentre la Turchia tredicesima non è ancora fuori dai giochi per la qualificazione alla Bermuda Bowl. Non saremo su BBO in nessuno dei due incontri.

ITALIA-FINLANDIA

I senatori Nord-Sud in chiusa, Di Franco-Manno Est-Ovest in aperta. Inizio equilibrato, siamo 10-9 per la Finlandia quando arriva questo board che spariglia il punteggio, per fortuna a nostro vantaggio.

Sul barrage a 3 picche di Versace in Sud Fagerlund che è Ovest contra, Sementa sale a 4 picche e Nyberg in Est contra a sua volta. Il contratto si batterebbe in vari modi, ma la difesa non è molto efficace: Asso di cuori, fiori per un onore di Est che deve sfondare quadri, ora o mai più. Nyberg è così gentile da provare a incassare la seconda cuori, e la quadri sparisce sulla quarta fiori: si guadagna bene perché in aperta l’apertura di 3 picche viene rispettata da tutti, fatte giuste lisce.

Il nostro vantaggio continua a salire fino a questo sfortunato inciampo che quasi lo azzera:

5 fiori da Sud i Finlandesi, fatti facilmente con attacco picche; 5 fiori da Nord gli italiani, battuti dall’attacco singolo di cuori che apre un inevitabile taglio.

Rimettiamo l’incontro in carreggiata al terzultimo board:

Fin quasi all’epilogo la dichiarazione è clonata ai due tavoli: 1 fiori Sud, 1 quadri Ovest, passo Nord, 1 cuori Est, 1 picche Sud, contro Ovest. Sulla seconda dichiarazione di Nord le strade divergono: Koistinen salta a 3 picche non mettendo particolare pressione su Manno che dice 4 cuori e le fa facilmente; Sementa invece di picche ne dice 4 e va due sotto lisce, ma il saldo ci è molto favorevole.

Finisce 35-23, si poteva sperare forse meglio ma le mani queste erano, piattine anzichenò, e mentre i vantaggi sono frutto di scelte superiori, la perdita più grave è un colpo di pura sfortuna. L’importante è che giochiamo bene, al di là degli swing guadagniamo spesso su parziali e surlevée, e questo è segnale sicuro di buona salute.

ITALIA-TURCHIA

Entrano i ragazzi in aperta, ruotano i senatori passando Est-Ovest in chiusa. Il match prende subito la piega giusta:

Un curioso piccolo swing per noi: in chiusa Sementa apre 1SA in Est e ne fa 5, impaccando un’ Re rosso dopo l’altro e smoccolando tra sé e sé, suppongo, sui sorpassi che entrano quando non dovrebbero, ma in aperta Percario giustizia il normale 3SA turco attaccando Asso di picche (bravo). 1SA+4 contro 3SA-1 è un +7 alquanto insolito.

Bravissimi i ragazzi subito dopo:

Chiamare slam sull’apertura avversaria è sempre un esercizio di alta acrobazia. Donati e Percario ci riescono così: 1 picche di Giacomo in Sud  su 1 fiori, 2 fiori buon fit di Giovannino, 2 quadri Est, 4 quadri massimo e vuoto Giacomo, 5 quadri Ovest, contro Nord che si fermerebbe (minimo, 4333 e quarta di atout), 5 cuori Sud che non ci pensa nemmeno e 6 picche Nord, slam perfetto e chiamato da pochissimi. 20-0 dopo due mani.

Da qui in poi l’incontro si equilibra, siamo a +19 quando all’ultima mano un colossale svarione dei turchi affossa una manche fatta con surlevée a tutti gli altri tavoli di Herning. Ringraziamo il dottore e andiamo avanti (cit.), annotando con piacere che l’incontro si è concluso 49-17.

Un’altra giornata molto positiva, dunque. C’era da mettere fieno in cascina, come scritto ieri, e la missione è stata compiuta visto che la nostra classifica si è accresciuta di oltre 30 VP. In quest’ultimo turno hanno perso tutte le rivali dirette tranne la Danimarca che ha sconfitto la Svizzera in un incontro di punteggio bassissimo (23-14) e si conferma sempre di più come una pretendente almeno al podio. Podio sul cui gradino più alto resiste la Svezia, che però oggi avrebbe potuto prendere il largo, vista la giornata facilissima che l’aspettava: ma dopo aver spazzato via la debole Austria, i nordici si sono fatti imporre il pareggio dalla parimenti debole Estonia. E, udite udite, a incalzarli da presso (meno di 3 VP) c’è proprio la navicella azzurra, che per la prima volta conclude la giornata in zona podio. A 3 VP seguono quasi appaiate Svizzera e Danimarca, più giù i distacchi si allungano: Norvegia a -16 dai primi (ma occhio al suo calendario, dopo di noi avrà una lunga serie di incontri teneri a parte Israele), poi un terzetto composto da Polonia, Belgio e Germania con una ventina di VP di distacco. Fuori dalle otto ma vicinissimi ci sono Olanda, Israele, Francia (che ha avuto una buona giornata ed è rientrata nel calderone), Inghilterra e anche il Portogallo che ha sfruttato due turni facili ed è rientrato pure lui nella mischia. Lituania e Turchia galleggiano non troppo distanti, mentre dal sedicesimo in giù il verdetto inizia a presentare scarse possibilità di appello, malgrado i molti turni che abbiamo ancora davanti; anche perché nessuna delle favorite si trova fra le ritardatarie.

E’ un’Italia che fa sognare, per il livello di gioco più ancora che per la posizione di classifica, e la striscia positiva di cinque vittorie lo testimonia. Le notizie da Herning parlano di umore ottimo e affiatamento totale – a parte il cibo; là pare che siano cattivi anche i ristoranti italiani, non si sa come. Invece una notizia fastidiosa che arriva sempre dalla Danimarca informa che Aldo Mina è tornato a casa; non sta bene, niente di grave pare, ma quella che era la nostra coppia di punta viene frantumata. Comella, che era lì come capitano non giocatore, si improvviserà compagno di Pulga: il valore individuale non si discute (si tratta pur sempre di un “leone di Lione”), ma ovviamente l’affiatamento sarà tutto da inventare.

Diamo un’occhiata al calendario di domani. La squadra Open avrà subito a colazione il boccone meno digeribile, e cioè la Norvegia, in uno scontro diretto che potrebbe pesare molto. Si andrà avanti poi con Galles (penultimo) e Romania (quartultima), quindi ci sarebbe spazio anche per rimediare a un eventuale non auspicato passo falso.

Anche per la squadra Ladies la colazione sarà dura da trangugiare: si parte con l’Inghilterra, una delle sicure favorite. Un attimo di relativo relax con le Far Oer e poi subito la Francia (che però non sembra avere grossi nomi). L’inizio appare invece (salvo inventario…) abbastanza morbido per i Senior (Turchia. Svizzera, Germania) così come per i Mixed (Ungheria, Scozia, Ucraina).

Registriamo il buon quarto posto di Aghemo-Marcelli nella finale B del coppie Ladies, e da domani inizieremo a tifare anche per le altre tre nostre rappresentative che scenderanno in campo. In bocca al lupo, ragazze e ragazzi!

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Viale dei Gladiatori, 2 00135 Roma
Stadio Olimpico – Tribuna Tevere
Ingresso 30 – Stanza 217