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“Tutte mie”. Ma…

Quesito

Cari Manolo e Carlo con piacere sottopongo alla vostra attenzione un episodio alquanto spiacevole capitato al tavolo durante un torneo del circolo…

Contratto: 3SA.
A tre carte dal termine. Nord gioca il 2.
Ovest scopre le carte, reclamando tutte le prese. Risultato: 3SA-2.

Nord giustamente contesta, il J non è vincente. Il risultato è corretto a 3SA-1, accettato da tutti.

Si estraggono le carte del secondo board, ma Nord continua a pensare e sostiene che se dopo la presa di 6 Ovest gioca il J Sud ha diritto a 2 prese e quindi il contratto è mantenuto.

Scompiglio generale. Ci si domanda se sta scherzando. Scartata l’ipotesi dello scherzo, Ovest si alza e abbandona la sala. Est lo rincorre e lo recupera, nel frattempo Est sostiene con l’Arbitro che nel far vedere la carte Ovest ha scoperto prima il 6, poi il J e infine l’A, pertanto a Sud competono due prese: 10 e Q. Tale spiegazione non è confermata da Ovest, che sostiene di aver fatto vedere le carte tutte insieme. L’Arbitro crede ad Est e cambia il risultato in 3SA fatti.

Al di la dell’errore di scoprire le carte prima della fine della mano, come doveva andare la cosa ?

Saluti cordialissimi,
Paolo P.

Risposta di Manolo Eminenti e Carlo Galardini

Buongiorno Paolo,

l’argomento della sua domanda coinvolge gli articoli 68-69-70-71 del codice di gara, che spesso producono contestazioni come nel caso da lei riportato. Può trovare il testo integrale qui:

https://www.federbridge.it/Regolamenti/doc/Codicedigara.pdf?time=20230529095859#page=57

Nel suo racconto ci sono alcuni fatti cruciali non chiari. Prima di tutto non si capisce chi fosse il giocante. In secondo luogo non è chiaro in che momento è stato chiamato l’Arbitro la prima volta. Per deduzione, visto che la perdita di una presa da parte di Ovest fa aumentare di uno le prese del giocante, quest’ultimo deve essere o Nord o Sud. Analizziamo, per esercizio, tutti i possibili casi:

A) Il giocante è Nord. In questo caso la Q è al morto. E’ strano che il difensore abbia richiesto tutte le prese ma certamente avrebbe giocato prima A. 3SA-1.

B) Il giocante è Sud e l’Arbitro è stato chiamato la prima volta dopo la fine del turno o dopo che N/S abbiano chiamato in un board successivo. A questo proposito è rilevante quanto stabilito dall’articolo 69:

Art. 69 – Accordo in merito alla richiesta o alla concessione

A. Un accordo viene raggiunto

Si è raggiunto un accordo quando una linea accetta una richiesta o concessione dell’avversario, e non sollevi obiezioni prima di effettuare una chiamata nel board successivo o prima che termini il turno, qualunque dei due eventi abbia a verificarsi per primo. Il risultato del board viene registrato come se le prese richieste o concesse fossero state vinte o perse nel corso del gioco.

B.Ritiro di un accordo raggiunto L’accordo riguardante una richiesta o concessione (vedi A) può essere ritirato entro il periodo di correzione stabilito nell’Art. 79C:

1. se un giocatore ha accordato la perdita di una presa che la sua linea aveva di fatto vinto; o

2. se un giocatore ha accordato la perdita di una presa che la sua linea avrebbe probabilmente vinto qualora il gioco fosse continuato. Il risultato del board viene allora nuovamente registrato con tale presa assegnata alla sua linea.

69A sancisce che l’accordo su 3SA-1 era stato raggiunto ed esso può essere ritirato solo alle condizioni stabilite da 69B. L’accordo internazionale sull’interpretazione della parola “probabilmente” è “almeno la metà delle volte” e questo non è certamente il caso perché la carta naturale da giocare dopo il 6 è A. Il risultato da assegnare è 3SA-1.

C) Come in B, ma l’Arbitro è stato chiamato precedentemente. Qui l’arbitro giudica come se la contestazione fosse stata immediata ed entrano in gioco i commi 68C, 70A e 70D:

Art. 68 – Richiesta o concessione di prese […]

C.Necessità di spiegazioni.

Una richiesta dovrebbe essere immediatamente accompagnata da una chiara spiegazione della linea di gioco o di difesa per mezzo della quale il richiedente propone di vincere le prese richieste, incluso l’ordine nel quale le carte saranno giocate. Il giocatore che fa una richiesta, stende la propria mano

Art. 70 – Richieste e concessioni contestate

A.Obiettivo generale

Nel giudicare su una richiesta o una concessione contestata, l’Arbitro aggiudicherà il risultato del board nel modo più equo per entrambe le linee, ma qualsiasi elemento dubbio, come nel caso di una richiesta, dovrà essere risolto contro il richiedente. L’Arbitro procederà come segue. […]

D. Considerazioni dell’Arbitro

1. L’Arbitro non dovrà accettare dal richiedente una qualunque linea di gioco vincente non compresa nell’affermazione chiarificatrice originale, qualora vi fosse una normale* linea di gioco alternativa che sarebbe stata di minor successo. […]

* Per gli scopi degli Artt. 70 e 71, “normale” include un gioco che sarebbe disattento o inferiore al livello del giocatore coinvolto.

In questo caso Ovest, in presa con il 6, è convinto di avere due vincenti. Conseguentemente lui potrebbe giocare una qualsiasi delle due carte. Questo è un “elemento dubbio” e in vista di 70A esso deve essere risolto a sfavore del richiedente. Il risultato da assegnare è 3sa=.

Preme infine citare un estratto delle norme integrative per sottolineare un concetto fondamentale, conseguenza d’altra parte del comma 70A sopra riportato:

ARTICOLO 70 – RICHIESTE E CONCESSIONI CONTESTATE

Obiettivo generale

In nessuna circostanza l’applicazione degli articoli 69, 70 e 71 può condurre ad uno score ponderato. La presa, o le prese oggetto di richiesta devono o meno essere trasferite al richiedente secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dall’Arbitro.

Nel nostro caso l’Arbitro non deve lasciarsi incantare da false sirene che potrebbero suggerirgli questo: “il giocatore qualche volta giocherà A e qualche volta J per cui viene assegnato metà delle volte 3sa= e metà delle volte 3sa-1”. Questo è semplicemente SBAGLIATO.

Speriamo di aver chiarito la situazione pur sapendo che questi articoli possono causare situazioni veramente antipatiche. Con l’occasione la salutiamo,

Carlo e Manolo 

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